Cotonificio Veneziano e Manifatture Toscane intervengono in aiuto dello stabilimento
1930
L’8 luglio nasce la B.C.V.T. che in acrostico riassume la Benigno Crespi, il cotonificio Veneziano e le manifatture Toscane in un’unica società per fare comune fronte contro il crescente indebitamento innescato dal crollo di Wall Street.
Dell’impresa, Silvio è consigliere delegato insieme al figlio Emilio. Affronta questo scorcio così difficile con intatta dignità.
La Banca Commerciale italiana è creditrice di 28 milioni presso la famiglia Crespi, che per onorare quel debito cede all’istituto il palazzo di via Borgonovo, Villa Pia a Orta e l’intero villaggio lungo l’Adda, escluso il mausoleo familiare.
Il figlio di Cristoforo si dimette dalla carica di presidente in seno alla Banca Commerciale e, il 22 dicembre, partecipa all’ultimo consiglio della «Benigno Crespi».
Silvio tenta invano di riacquistare la frazione operaia che porta il suo cognome, anche su richiesta degli abitanti che lo scongiurano pubblicamente di tornare. Crespi d’Adda resta con le manifatture Toscane sotto la ragione sociale della S.T.I.: Società Tessile Italiana.
Approfondimenti disponibili:
- “Cessione anonima a STI” – Eco di Bergamo
- Il Cotonificio Crespi – La storia e gli edifici