La nascita dei primi saloni di bellezza
Capelli ed acconciature, breve storia della frivolezza
Rossana Eliza Gilbert, contessa di Landsfeld, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Lola Montez, naque in Irlanda nel 1820 e fu la prima a scrivere di acconciature, pomate per capelli e tinture, dispensando consigli di bellezza alle lettrici nel 1858 all’interno dell’opuscolo “L’arte della bellezza. I segreti della toilet della donna con consigli agli uomini sull’arte del fascino”.
“10 grammi di acido gallico, 1 grammo di acido acetico a 1 grammo di tintura di sesquicloruro di ferro. Sciogliere l’acido gallico nella tintura di sesquicloruro di ferro e poi aggiungere acido acetico. Prima applicare questa preparazione, i capelli devono essere ben lavati con acqua e sapone. Una particolarità grande e desiderabile di questo colorante è che può essere applicata in modo da colorare i capelli nero o marrone chiaro. Se nero è desiderato, si applica quando i capelli sono bagnati, e se il marrone è desiderato, si applicano quando i capelli sono completamente asciutti già. Il modo di applicare il composto è di immergere i punti di un pettine a denti fini in esso, fino a quando si colmare gli interstizi con il fluido, quindi gentilmente passare il pettine tra i capelli, a partire dalla radice, fino a quando il colorante è notevolmente avuto effetto. Quando i capelli sono completamente asciutti, oli e pennelli come abituale.”
Nell’opera si leggono ricette per tingere i capelli grigi, per ammorbidire capelli crespi, per ottenere acconciature belle e comode da sfoggiare sotto cappellini decorativi, in voga all’epoca.
Tra il 1840 ed il 1860 le donne portavano un chignon in cima alla testa e lo combinavano con riccioli cascanti ai lati del viso. Nastri, pettini, fiori, foglie, perline e gioielli impreziosivano le teste delle dame, denotando la classe sociale di appartenenza. Nel 1872 il francese Marcel Grateau brevettò il primo ferro arricciacapelli che consisteva in una pinzetta a forma di tubo, con una parte concava e una convessa, entrambe riscaldate per conferire al capello l’arricciatura desiderata. L’ondulazione “Marcel”, di tendenza nell’epoca, proponeva un uso forse sfrenato di tale innovazione.
Acconciatura alla Pompadour e lo stile Gibson Girl
Intorno al 1880 si comincia a utilizzare lo stile “Pompadour”, che era quello di aumentare i capelli nella parte centrale della testa e lasciar cadere delle ciocche più leggere ai lati. L’alternativa era lo “stile francese” con i capelli raccolti in cima alla testa e nastri davanti. Lo stile Gibson Girl divenne popolare intorno al 1890: le donne inserivano sulle loro teste dei veri e propri posticci, fatti di capelli propri raccimolati da spazzole usate e conservati in contenitori di ceramica. L’acconciatura Gibson Girl venne lanciata grazie alle illustrazioni del grafico americano Gibson. Le sue illustrazioni mostravano un nuovo tipo di donna, alta e snella, indipendente, ben organizzata, interessata alla politica e agli avvenimenti del mondo.
I primi saloni di bellezza
Il moderno concetto di salone di bellezza femminile nacque grazie alla canadese Martha Matilda Harper (1857-1950) che con esso sviluppò la nascita del franchising.
Trasferitasi a New York nel 1882, produsse una lozione per capelli a base di prodotti naturali.
I primi 360 dollari guadagnati le hanno permesso di diventare una moderna imprenditrice, sempre attenta al marketing ed alle innovazioni.
Con lo slogan “La salute è bellezza”, aprì il primo salone di bellezza denominato “Harper’s Salon”. Il successo fu immediato e, grazie ad un sistema di franchising agli albori, prima della fine del secolo riuscì ad aprire 200 saloni in collaborazione con giovani donne ambiziose e produttive. Unico obbligo era l’acquisto dei prodotti di bellezza presso “Harper’s Salon” e la formazione del personale secondo l’Harper’s Method.
Il sapone Procter&Gamble
A quel tempo si usava il sapone di Castiglia in barre a base di acqua, soda caustica e olio d’oliva.
Nel 1879 il fabbricante di candele britannico William Procter (1801-1844) ed il fabbricante di sapone di origini irlandesi James Gamble (1803-1891) proposero al pubblico un nuovo sapone, denominato “l’Ivory Soap”, che vantava di essere puro al 99,44% e di galleggiare in acqua. Questo nuovo sapone fu il primo sapone americano di qualità e quindi un successo. La produzione della Procter&Gamble, già fornitrice delle truppe dell’Unione durante la Guerra Civile Americana (1861-1865), triplicò.
Il primo rasoio sicuro
Se prima gli uomini usavano rasoi in acciaio costosi, che dovevano essere affilati periodicamente e si ossidavano a causa d’il uso continuo, nel 1893 King Camp Gillette (1855-1932), un comesso viaggiatore della società Crown Cork & Seal Co., progettò il rasoio nella sua forma moderna: economico, leggero, sicuro, con una macchina rasuratora molto più sotili e leggeri, con lame intercambiabili in acciaio. I primi “rasoi di sicurezza Gillette” costavano 5 dollari (che equivalevano a circa 140 dollari di oggi). Nel 1902 fu creata la Gillette Safety Razor Company, fornitrice dell’esercito statunitense durante la Prima Guerra Mondiale.
L’asciugacapelli di Godefroy
Nel 1890, Alexandre Godefroy, nel suo salone di bellezza a Parigi, inventò una macchina per asciugare i capelli. Innovativa e all’avanguardia, l’apparecchio consisteva in un cofano di metallo che, collegato a una canna fumaria di una stufa a gas, pompava aria calda sulla testa della cliente. L’asciugacapelli Godefroy permetteva di asciugare i capelli più rapidamente e di mantenere l’acconciatura più a lungo. Purtroppo le grandi dimensioni della macchina, non ne permettevano l’uso domestico, che si diffuse solo nel ventesimo secolo, con l’installazione di resistenze elettriche che trasformavano l’aria fredda in ingresso in aria calda in uscita.
La pomata per capelli di Fritz Henkel
Il Gruppo Henkel, oggi leader mondiale nel settore dei prodotti per capelli, nacque nel 1883, quando Fritz Henkel (1848-1930), mercante tedesco, lanciò sul mercato una pomata per dare nuova forza e lucentezza al capello.
Foto: donne della famiglia Crespi in posa insieme ai famigliari per una foto ricordo.