Cristoforo e Pia, ritratto domestico
In passaggi sparsi delle sue memorie, il nipote Benigno Crespi Junior restituisce calorosamente il lineamento dell’avo fondatore Cristoforo Benigno al fianco della moglie Pia Travelli.
«Andavamo a salutare i Nonni dopo colazione o dopo pranzo. Di solito, dopo aver pranzato anche loro, d’inverno, sedevano in due poltrone poste davanti al camino acceso, le gambe tese in avanti, il riflesso delle fiamme sul volto. Faceva molto caldo, perché c’erano anche i caloriferi accesi. Coi Nonni si parlava di tutto un po’: il Nonno non fumava ma aveva sempre in bocca uno stuzzicadenti che muoveva da una parte all’altra delle labbra; la Nonna, sempre vestita di scuro, con stivaletti alti, neri, ci intratteneva talvolta su vecchi ricordi della sua prima giovinezza. Quando Garibaldi venne a Busto Arsizio dopo la battaglia di San Fermo a Varese nel 1859 lei, giovinetta di 16 anni, fu incaricata dal Municipio di porgergli un mazzo di fiori e di pronunciare un discorsetto di omaggio e di benvenuto al vittorioso. Il Nonno sapeva dosare il suo lavoro. Non lavorava molte ore ma le sapeva far rendere molto. Le altre ore del giorno e della sera le dedicava a letture di classici, alla raccolta dei suoi quadri, avvalendosi di periti nell’arte che gli proponevano di volta in volta gli acquisti. Talvolta la notte andava al club per una partitina amichevole a carte. Vestiva sempre elegantemente di scuro, portava dei brevi baffi e una “mosca” al mento; ricordo che prima erano neri, striati di bianco, e poi del tutto bianchi.. Nonno aveva una bella calligrafia, in gotico e in stampatello, come a quei tempi si studiava e si usava anche per i libri contabili, per la corrispondenza e per i contratti commerciali.. Dalla parlata calma, serena ed erudita [Cristoforo] era di animo generoso e gentile e sempre lo dimostrò; anche con le sue nipoti acquisite, soprattutto con Fanny, mia moglie. Nella villa di Orta Novarese coglieva quasi tutti i giorni una rosa da offrirle, accompagnandola con parole sempre affettuose e piene di delicato sentimento».
Fonti: “Una Vita – Benigno Crespi Junior si racconta – Infanzia e Adolescenza (1895-1914)” edito a cura di Luigi Cortesi, Missaglia 2016, Bellavite Editore.