La valle prima del villaggio industriale
Crespi prima di Crespi. Il 24 gennaio 1876 l’ing. Luigi Rossi consegna il progetto di un canale «per la derivazione di 15 metri cubi d’acqua dal fiume Adda, onde animare uno stabilimento industriale di materie tessili»: quello del villaggio Crespi, non ancora sorto sulla riva bergamasca.
L’unica via che ne percorre la costa si chiama ancora «strada dell’Onda» sul prospetto compilato dall’ingegnere con commovente perizia. La via rivierasca conduce alla zona detta «Arnico» per il fitto intreccio di edere («erna» in dialetto bergamasco).
Ne interrompono il verde solo due modeste cascina: Spasciana e Pradaione, ambo sotto la parrocchia di Sant’Alessandro in Capriate, malgrado la prima cada nella giurisdizione di Canonica d’Adda.
All’estremo languiva l’antica chiesetta di Santa Margherita, superstite all’abbandono del locale monastero già dal XV secolo.
Non lontano corre il fosso bergamasco, che secolarmente aveva spartito il Ducato di Milano dalla Serenissima Repubblica di Venezia.
Carlo Sala è l’unico capo-famiglia della valletta, dove Crespi avrebbe presto edificato il suo villaggio industriale.
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Autore: Cristian Bonomi
Foto: Cantiere di costruzione della Chiesa di Crespi d’Adda, Archivio di Stato di Bergamo.