Le ville dei dirigenti
Nella zona più a sud dell’abitato, a distanza di poche decine di metri dalle case operarie e dalle villette dei capireparto, il lettore più visitare l’angolo più suggestivo della parte residenziale del villaggio. Qui, potrà ammirare nove splendide ville, residenze un tempo della mente strategica e gestionale dello stabilimento. Le famiglie della dirigenza, infatti, risiedevano in queste ville monofamiliari dall’ampia metratura che consentiva loro anche di ospitare, in alcuni casi, il personale di servizio.
Circondate da giardini ricchi di alberi, con una articolazione volumetrica differente che le rende uniche e conferisce loro una immagine di prestigio, si sviluppano su più piani dove si alternano elementi decorativi che richiamano la secessione austriaca, elementi in pietra, decorazioni in ceppo dell’Adda e sassi di fiume. Localizzate, di proposito, in una zona distante dalla fabbrica e isolate rispetto al resto delle casette operaie, ritraggono un esempio mirabile delle commistioni stilistiche che rappresentano la prima metà del Novecento. Osservandone con attenzione l’esterno, tutto pare annunciare la tranquillità dei salotti della dirigenza: portici a colonne binate, terrazzi con giardini pensili, trifore di tipo secessionista, cornicioni, metope in legno davanzali e balconate che non sporgono ma formano un solo blocco di verande incastonate tra due prominenze della facciata. Non c’è più l’orto, ma il giardino, con alberi a fusto, piante rampicanti e macchie di arbusti.