Eclissi solare a Crespi d’Adda
Il giorno diventa notte ed i turisti rimangono a bocca aperta
L’eclissi solare del 20 marzo 2015, conosciuta anche come eclissi solare dell’equinozio 2015, ha stupito sia gli abitanti di Crespi d’Adda sia gli studenti ed i turisti in visita al villaggio industriale.
Armati di maschere da saldatore o da più comuni vetri anneriti dal calore del fuoco, alcuni residenti del villaggio industriale di Crespi d’Adda sono scesi in strada per ammirare questo fantastico evento naturale.
Decisamente più preparati gli studenti in visita didattica al villaggio operaio che già a partire dalle 9:30 circa, orario di inizio dell’eclissi, sfoderavano moderne lenti fotografiche tra una tappa e l’altra della visita guidata a Crespi d’Adda.
Il fenomeno di oscuramento del Sole ad opera della Luna è un evento tanto naturale quanto raro: basti pensare che quella del 20 marzo 2015, che ha raggiunto il massimo oscuramento alle ore 10:40 circa del mattino, è solo la nona eclissi solare totale del ventunesimo secolo e complessivamente l’undicesimo passaggio dell’ombra della Luna sulla Terra in questo secolo.
L’ultima eclissi totale si è verificata nel lontano 1999.
Ma se i CrespiLovers si sono persi l’eclissi sia l’eclissi a Crespi d’Adda del 1999 sia quella del 2015, avranno comunque modo di ammirare il fenomeno il 21 agosto 2017.
Quindi ritirate, ma solo temporaneamente, la lente scura e non temete: l’eclissi solare a Crespi d’Adda vi lascerà nuovamente a bocca aperta!
L’eclissi solare a Crespi d’Adda del 1878
Curioso pensare che un’altra eclissi solare totale ha lasciato a bocca aperta gli abitanti di Crespi d’Adda.
Nella mattina del 29 luglio del 1878, solo 4 giorni dopo la cerimonia di inaugurazione del Cotonificio Crespi, il sole si oscurava. C’è chi lo considerò un evento di cattivo auspicio.
Niente lenti scure di ultima generazione per i lavoratori del Cotonificio Crespi che, pur incuriositi dallo strano fenomeno, si recarono in reparto per svolgere il proprio turno di lavoro al telaio.
Chissà se l’insegnante delle Scuole di Crespi d’Adda trattò il fenomeno in classe. Purtroppo non c’è dato saperlo… ma a noi piace pensarlo!