Silvio Crespi viene eletto Deputato
1897
In marzo Silvio Benigno Crespi viene eletto deputato per il collegio di Caprino Bergamasco.
Giurista di formazione, l’industriale dosa l’esperienza maturata all’estero e un viscerale affetto per il villaggio lungo l’Adda.
Combinando le due suggestione, dai banchi del Parlamento chiama gli industriali a usare «intelletto d’amore» nel provvedere di propria iniziativa quanto altrimenti gli operai chiederebbero violentemente. Osteggia il lavoro notturno e minorile, le politiche protezionistiche e persino la rivalutazione monetaria promossa da Mussolini. Propone tutele sulle condizioni di lavoro e precauzioni agli infortuni.
Sarà ministro per gli approvigionamenti durante la Grande Guerra, plenipotenziario per l’Italia ai trattati di Versailles, raccontandone in «Alla difesa dell’Italia in guerra e a Versailles. Diario 1917-1919».
Silvio brevetta persino un telaio circolare che abbatta gli infortuni conseguenti all’uscita della navetta, occupandosi anche della sterilizzazione industriale del latte.
Affrontò la crisi del 1929, cedendo l’amato villaggio per onorare i propri debiti.