Svelato il busto di Cristoforo Benigno Crespi
1903
Sabato 27 luglio viene inaugurato il busto bronzeo a Cristoforo Benigno Crespi vivo.
Eseguita dallo scultore Donato Barcaglia, l’opera viene scoperta sull’aiuola antistante gli ingressi maggiori dell’opificio Crespi, da dove verrà poi traslocata sul verde che digrada dal sagrato. L’occasione fu celebrata anche sportivamente con il torneo di calcio vinto da Capriate.
Non pare Cristoforo gradisse quell’omaggio tanto monumentale.
Ma che padrone era tanto gradito agli operai da meritare una simile riconoscenza?
Cristoforo affronta gli studi liceali al seminario rosminiano di San Pietro in Seveso, tralasciando poi la facoltà pavese di Giurisprudenza per ristrettezza. Si diploma però ragioniere, impiegandosi in banca e poi alla ditta milanese del compaesano Francesco Turati.
Congeda l’incarico nel 1863, al rifiuto di un aumento sullo stipendio, affacciandosi proficuamente in proprio alla tratta di cotoni grezzi.
Tenta invano di riavviare in affitto, lungo l’Adda di Vaprio, la filatura Sioli-Dell’Aqua Gli riesce nell’ex-cartiera di Vigevano (1867) e alla filanda di Ghemme (1869) dove, affiancato dai fratelli, impianta movimenti idromeccanici.
Anziché convertire aziende esistenti, Cristoforo risolve solo allora di tentare il suo insonne, innamorato capolavoro: il villaggio operaio che perpetuerà il cognome Crespi.
Approfondimenti disponibili:
- “Statua di Cristoforo” – La storia e gli edifici
- “Inaugurazione del monumento a Crespi” – Eco di Bergamo