Inaugurazione del Cimitero
1908
Quel 3 novembre 1908 il clero convenuto per inaugurare il cimitero di Crespi d’Adda, progettato da Gaetano Moretti fin dal 1896, pranza alla villa padronale di Cristoforo.
Tra i sacerdoti c’è Angelo Roncalli, segretario del vescovo di Bergamo e futuro papa col nome di Giovanni XXIII.
Prima che il cimitero sorgesse per volontà e spesa della famiglia Crespi, dal villaggio i defunti venivano trasportati a Canonica in compartecipazione di spese tra quel comune e l’industriale.
La tavolozza quasi anglosassone del cimitero, costato 100.000 lire, è rimasta di grigi consolati dal verde prato. Gratuitamente offerti agli operai, i cippi si schierano in bell’ordine, abbracciati dalla cinta cimiteriale che diparte dal mausoleo Crespi.
La cappella monumentale è l’unica proprietà che la famiglia conservi al villaggio: distribuisce 50 sepolture su tre gallerie e una sala centrale, che dedica un altare al Santo Redentore.
Lo serrano battenti in bronzo, che recano una scritta tratta dalla liturgia pasquale: «Mors et vita duello conflixere mirando: mors morta est»; vita e morte hanno cioè ingaggiato una mirabile lotta in cui la morte è morta. 25 metri più in alto le tre personificazioni delle virtù teologali, opera ultima di Antonio Carminati, circondano la croce che conclude l’edificio.
Approfondimenti disponibili:
- “Il Cimitero” – La storia e gli edifici
- “Indizione del concorso per il Cimitero di Crespi d’Adda” – Eco di Bergamo
- “Esito del bando per il progetto del Cimitero” – Eco di Bergamo
- “Benedizione del Cimitero di Crespi d’Adda” – Eco di Bergamo