Visita guidata alla Centrale Idroelettrica Bertini sul fiume Adda
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La centrale idroelettrica seconda per potenza solo a quella delle Cascate del Niagara
Pochi anni dopo la realizzazione della prima centrale termica a carbone di Santa Radegonda (Milano 1883), la “Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison” si era attivata per ricercare nuove possibilità di approvvigionamento della ormai dimostratasi vincente energia elettrica.
L’ingegnere veronese Paolo Milani realizzò tra il 1896 ed il 1898 una grandiosa opera idraulica a Paderno d’Adda, a monte di Porto frazione di Cornate d’Adda. La vecchia diga sommersa all’incile del Naviglio fu sostituita con un’altra mobile tipo Poirée e fu realizzato il canale derivatore allargando da 9 a 12 m un tratto di 690 m del settecentesco Naviglio di Paderno dall’incile alla “Conchetta”. Da questo punto fu scavato, parte in galleria e parte in trincea, un canale di alimentazione di 2.286 m (576 m a cielo libero e 1.710 m in galleria) all’officina elettrica costruita in località “Cascina del Barchetto” di Porto d’Adda.
Al progetto della Centrale Idroelettrica Bertini furono chiamati a collaborare i migliori tecnici italiani e stranieri: Galileo Ferraris e Charles L. Brown per la parte elettrica, Cesare Saldini per quella idraulica, Giuseppe Ponzio per le turbine. Un giovanissimo laureato del Politecnico di Milano, Guido Semenza si distinse particolarmente nella realizzazione della parte elettrica e tutti i lavori vennero poi coordinati da Angelo Bertini dal 1891 direttore tecnico della società.
Dal bacino di carico, del volume di 1.000 m3 d’acqua, sei condotte forzate, lunghe 67 m e con un diametro di 2,1 m, consentivano un salto di circa 29 metri per raggiungere le turbine, far funzionare gli alternatori e ottenere l’energia elettrica.
La potenza complessiva della centrale era suddivisa su sei gruppi generatori (turbine da 2160 CV e alternatori da 1.510 kW) più uno di riserva: al mondo era seconda per potenza alla sola centrale sul Niagara! Una linea di 32 km trasportava poi tutta l’energia a Milano per alimentare la rete tramviaria.
Nel cortile della centrale un piccolo ma pregevole museo racconta l’interessante ed esemplare storia di questa centrale.
Da sapere per la visita:
- Tariffa: Euro 5,00 per persona (min 20 persone e max 30 persone per gruppo)
- Durata della visita: 1 ora e mezza ca
- Abbinabile nel pomeriggio alla visita guidata a Crespi d’Adda o alla visita guidata all’Ecomuseo Adda di Leonardo
- Possibilità di pranzo: prenotazione di un luogo coperto per consumare il proprio pranzo al sacco (Euro 2,00 a studente) oppure possibilità di prenotare il menù studenti presso uno dei ristoranti/bistrot di Crespi d’Adda (proposte menù create ad hoc in base al vostro budget ed alle vostre preferenze)
- Ritrovo: Cornate d’Adda, Porto d’Adda inferiore, in fondo alla via XXV Aprile, cascina Rusca
- Percorso: discesa alla Centrale su acciottolato 80 mt e successivamente in piano
- Abbigliamento consigliato: scarpe comode senza tacchi
- Accesso disabili: non possibile
- La visita avviene in collaborazione con Pro Loco Cornate
Info e prenotazioni:
Associazione Crespi d’Adda
Tel. 02-90939988 (sempre attivo)
E-mail: info@crespidadda.it